Barcellona innanzitutto è un'atmosfera, un'aria particolare, un vortice di persone, suoni, colori sempre diversi che ci hanno fatto innamorare fin dal primo incontro; ho, quindi, l'impressione che le notizie che darò non riusciranno a rendere l'emozione che si prova ad immergersi nell'energia vitale rappresentata dalla capitale catalana.
Da non perdere
BARRIO GOTICO: È il quartiere medioevale di una città di mare, non pulitissimo, ma affascinante grazie ai suoi scorci ed all'intrecciarsi di vicoli che si allargano su piazzette costellate da chiese di sicuro interesse artistico come S. Maria del Mar e S. Maria del Pie. Il 1° novembre, come ogni primo week-end del mese, presentava ai nostri occhi un mercatino di pittura ed uno con specialità, gastronomiche e non, catalane e spagnole.
CATTEDRALE: nel fine settimana di Ognissanti la sua facciata ed i suoi pinnacoli erano coperti da impalcature che in parte celavano lo slancio gotico di questa chiesa. Quando siamo arrivati, la domenica mattina, il sagrato ed il piazzale antistante erano straripanti di gruppi di persone di ogni età che, in cerchio, ballavano la tipica danza catalana, la sardana. All'interno bellissimo il coro del XV-XVI secolo (anche la cripta ed i chiostri sono interessanti, ma questa volta non li abbiamo visitati).
GAUDÌ ED IL MODERNISMO: descrivere l'impatto che ha su di noi l'opera di Gaudì non è semplice; è come se per la prima volta scopri che lo spazio possa essere reinterpretato alla luce dei colori, del vuoto e del pieno in modo totalmente impensato fino a quel momento; niente è scontato in Gaudì.
Sicuramente fra tutti gli elementi naturali che sono fonti di ispirazione per l'architetto modernista, l'acqua è uno dei più significativi; basti guardare al colore di Casa Batlò (il cui interno è da poco visitabile), alle forme di Casa Milà (La Pedrera) che rimandano all'onda, anche se non possiamo dimenticare gli alberi nella Sagrada Familia o il mondo animale (ma non solo) in Parco Guëll.
Le opere che abbiamo visitato questa volta sono state Casa Batlò, una delle tre case della discordia, Casa Milà in Passeig de Gracia e la Sagrada Familia.
La facciata di Casa Batlò permette varie interpretazioni grazie ai suoi colori, ai suoi balconi ed alle sue forme: dall'acqua, alle maschere, al carnevale, ma assolutamente ammalianti sono, all'interno, la scala, la sala da pranzo (con una nota particolare per le porte) ed il terrazzo, senza dimenticare il gioco di sfumature dell'azzurro del cavedio interno.
Casa Milà (o la Pedrera) presenta attualmente tre spazi imperdibili: la Azotea (il tetto) con i suoi pinnacoli ed il suo colore che al tramonto a me ha ricordato il deserto alle spalle di Marsa Alam; lo spazio Gaudi, soprattutto per le sue forme architettoniche; infine, di nuova apertura, al IV piano l'appartamento di una famiglia borghese di fine '800, in particolare le scelte funzionali che Gaudì compie qui come altrove per la vita quotidiana (da questo ultimo punto di vista, sicuramente interessante Palau Guëll chiuso in quei giorni). Osservare il palazzo dal marciapiede opposto ci ha permesso di notare che la facciata non presenta nessun linea retta, ma tutto richiama l'ondeggiare del mare con le alghe in ferro battuto dei balconi a completarne la suggestione.
La Sagrada Familia, infine, è un edificio perennemente in costruzione dal 1882 che presenta come caratteristica fondamentale lo slancio verso l'alto ed il continuo richiamo al mondo vegetale. Si può salire sulle guglie per due percorsi diversi non comunicanti, con l'ascensore (quasi fino in cima) o con le scale (elicoidali ed un po' angoscianti per i miei gusti)
LES RAMBLAS: sono un fiume di vita, di colori, di profumi, di suoni. Si possono dire tante cose di questo corridoio che porta al mare, dal fatto che vi sono varie Ramblas, da quelle degli uccelli a quelle dei fiori, che si ammirano bellissimi palazzi (alcuni anche un po' strani) e negozi d'epoca (su tutte la pasticceria Escriba), che si può calpestare il mosaico di Mirò, ma noi vogliamo sottolineare, in particolare, il Mercato della Boqueria (un mercato alimentare straordinario in una struttura dell'800) e la gente che affolla le Rambla, soprattutto artisti di strada - statue viventi, mangiatori di fuoco, trampolieri, complessini - che è possibile incontrare in tutta Barcellona, ma che qui si trovano concentrati in un'esplosione di curiosità ed entusiasmo. Alle Ramblas, ma in tutto il Barrio, occhio alle borse!
Edited by Maldiver - 15/11/2022, 18:01