Il viaggio "è" una forma d'arte, se per "arte" si intende la trasmutazione di qualcosa o qualcuno.
Chi, torna da un viaggio, esattamente come era partito?
Chi, per viaggio, intende solo poter dire :"sai, sono stata alle seychelles"
Il viaggio, quel brivido delizioso che provi a strapparti temporaneamente dalle tue radici, dalla tua comoda nicchia fatta di teiere e pelo di gatto.
Il dover per forza comprimere in pochi chili l'indispensabile: il minibollitore e la caffettiera, fidi compagni, almeno quattro libri, il caftano ormai scolorito ma assolutamente comodo.
Le paure da superare, quella di schiantarsi da qualche parte, quella di uscire dall'albergo e non trovare più la macchina, quella di essere lontana da casa mentre l'orchidea rifiorisce e non c'è nessuno a dirle "brava!"
Il viaggio per me comincia dalla valigia perfetta, quella in cui c'è solo quello che veramente ti servirà.
Comincia con le "esigenze di uno" che sono molto più importanti delle esigenze dei molti, come diceva il caro Spock
Ed è continuo : ogni viaggio non è che il proseguimento del primo passo fuori della porta di casa.
Non esiste "fine" e non esiste "inizio", come la "Gioconda": per anni lo perfezioni con il sogno di arrivare , in perfetto orario e senza perdere neanche una valigia, dove nessun uomo è mai giunto prima
Scusate la digressione, in realtà volevo parlarvi del Marriott di Na'ama Bay che è ilmio posto preferito per far le vacanze d'inverno. Quest'anno, causa lievi problemi locali, abbiamo dovuto ripiegare sulle Maldive.
Perchè quando uno si stanca delle giornate grigie e ha voglia di sole, il posto più vicino è l’Egitto. Per la precisione, il mar rosso. A me piace il mare fuori stagione, quando gli altri sono al lavoro, io vado al mare.
Dunque, sul mar rosso ci sono siti per tutte le tasche, che offrono - ovviamente - una vacanza adeguata al prezzo.
Noi abbiamo scelto la struttura del Marriott a Naama Bay perché lo conosciamo da tempo
(mondieu, come è cambia la clientela, con gli anni!) e preferiamo un albergo con spiaggia, senza dover scendere scalette o fare il bagno in mare solo alla fine di un pontile. Perché il problema, sul mar rosso, è proprio il mare : difficilmente troverete alberghi con spiaggia privata e accesso diretto al mare.
Il clima : Naama Bay è in una rientranza sulla costa, protetta dal vento pressoché continuo che c’è più in giù, a Hurgada, per esempio.
Si trova a poca distanza da Sharm el Sheik, ha una passeggiata lungomare che in 15 minuti ti porta in centro dove troverai discoteche (Hard Rock cafè e Pacha), McDonald, ristoranti di ogni specialità e negozi di ogni cosa.
L’egitto è il regno del tarocco : a saper trattare, ti porti a casa una Vuitton originale (le fanno lì, credo) per 16 euro.
E poi foulard firmati, magliette di Armani a dieci euro, portafogli, costumi .. tutto tarocco e senza correre il rischio della multa.
Ovviamente ho fatto spese. L'impatto ambientale dello shopping è quasi nullo in confronto ai danni che fanno con le motorate tra le dune o i subacquei della domenica, quelli che si fanno staccare le mani per "giocare a te lo do non telo do" con gli squali.
I subacquei seri entrano ed escono dal mare senza lasciare traccia e senza disturbare.
Dategli dieci anni di tempo e non resterà niente da snorkelare... e poi i pesci son anche davanti all'albergo, se non sei proprio un mago, puoi immergerti anche li e goderti il panorama.
Ho trovato tracine, murene piccoline, qualche barracuda e almeno un paio di pesci scorpione... ovviamente se ti facevi il bagno molto presto (intorno alle 0630) e facendo bene attenzione.
Il Marriott è abbastanza lontano dal centro di Naama per essere tranquillo ma tanto ben servito da non farti mancare niente, anche se non hai voglia di arrivare in centro. La struttura è composta di due corpi : uno Mountain, dall’altro lato di una strada dove gli automobilisti ti fanalano e accelerano, quando attraversi ; e il lato Beach, dove le stanze sono a meno di 50 metri dal mare, comodità per cui paghi un supplemento rispetto al lato mountain.
La struttura al lato Mountain è composta di diversi blocchi di stanze con parecchie piscine: scelta per scelta, le migliori son quelle numerate dal 800 al 900 e oltre perché sono al fondo, silenziose ed hanno una piscina quasi privata, dato che tutti si affollano intorno alla piscina principale situata vicino al ristorante e reception. In entrambni i lati, le stanze sono situate in blocchi di tre piani, senza ascensore : meglio scegliere una a pian terreno.
Noi abbiamo scelto una sistemazione al Beach, piano intermedio e sopra la terrazza della piscina principale, per evitare il “cannoneggiamento” anti zanzare fatto con petrolio vaporizzato e anche perché sia l’hammam che il ristorante principale sono da questo lato e io non avevo nessuna voglia di farmi dieci minuti a piedi, vestita solo di accappatoio e saponetta, per farmi un bagno turco.
Le camere sono fornite di asse e ferro da stiro, frigo bar (da far svuotare per evitare discussioni su cosa si è consumato) e bidè a spruzzo inserito nel wc: dopo due o tre volte che ti ci lavi anche la faccia, capisci come funziona.
Il mangiare : la famosa “vendetta del faraone” (una specie di diarrea improvvisa) è dovuta principalmente al fatto che, appena arrivati, i turisti (di qualsiasi nazionalità) si fiondano sul cibo locale, facendosi certi piattoni da far credere che a casa loro non mangino mai.
E ovviamente, cambiando dieta e sovraccaricando l’apparato digestivo (oltre al fatto che si lavano le mani raramente) aiuta non poco a farsi venire il cagozzo fulminante.
Gli egiziani sono gente pulita : non sentirete mai puzza di ascelle non lavate o li vedrete coi capelli unti. Il posto più frequentato è l’hammam… e vicino al Marriott ce n’è giusto uno pubblico dove con venti euro avrete il trattamento completo che in italia non vi costerebbe meno di 60.
Cosa si mangia? Ogni giorno c’è la pasta condita in varie maniere ( a scelta e fatta al momento), ma non aspettatevi il ragù alla bolognese come lo fa mamma vostra. Ci sono giornate a tema, cibi locali e, per chi non ne può fare a meno (come me), c'è un negozio di frutta a pochissimi metri dall’albergo.
La frutta servita in albergo è un po’ scadente ma solo per il fatto che ci offrono quello che secondo loro è il massimo del lusso : meloni verdi e mele.
La vita notturna : c’è una specie di lunapark per i turisti chiamato Alf leila wa leila (le mille e una notte) dove, oltre ai negozietti di tutto, per 10 euro assisti a uno spettacolo di suoni e luci, cavalli danzanti e cavalieri spericolati , danze tradizionali, oltre all’inevitabile danza del ventre che qui non è vista tanto di buon occhio e che impone alle danzatrici di coprirsi la pancia con un body colorato.
Quando si tratta di feste private, invece, le ballerine russe indossano solo il costume: senza gonna addirittura: son tutte nipoti di Mubarak.
Al Cairo è tutta un’altra cosa : ogni albergo ha le sue stelle danzanti.
Al Cairo è raro trovare una donna coperta completamente dal velo, fino all’anno scorso, era raro anche da questo lato del mar rosso. Era più facile trovarle in Giordania, oppure un po’ più in su lungo la costa, ma ormai anche al Marriott Naama è piuttosto frequente trovarle perché è il posto dove i ricchi egiziani portano le mogli in viaggio di nozze o ci vengono con le “escort” russe giovanissime per farsi un week end in santa pace. Si va da un estremo all’altro : burkini e tanga a filo interchiappale, una accanto all‘altra, salvo poi veder arrivare la guardia che ti dice di coprirti ….
Mentre eravamo li c’erano diverse coppiette con la moglie coperta : la portavano in spiaggia alle 0630 (il sole sorge alle 0500) per una mezz’oretta (sempre tutte coperte) e poi, dopo colazione, di nuovo in camera… e il maritino passava il tempo a guardare dal terrazzo, tutte le donne in piscina.
Son riuscita a fotografare un paio di bagnanti in burkini, frequentissime. Impossibile fotografare le poverette velate, senza dover poi litigare coi mariti. Sono ricorsa all’espediente di dire a mio marito di mettersi in posa con una donna velata sullo sfondo, il marito ha preteso che cancellassi la foto… e discutere con un arabo incazzato mentre sei in bikini ridotto, non è il massimo della serietà. Oltretutto, da quello che si intravedeva, erano delle buzzicone.
La maggior parte della clientela diurna era - comunque - gente intorno 50. I più giovani uscivano solo la sera per andare a ballare mentre noi uscivamo al sorgere del sole e ci ritiravamo poco dopo il tramonto che avviene intorno alle 1700, più o meno (una specie di vampiri a rovescio, colpa della bagnacaoda).
Non ci si annoia mai : ci sono i pesci sotto l’acqua e gli uccelli che passeggiano sulla spiaggia. L’animazione è zero, non essendo un villaggio, chi ha voglia di vita notturna non ha che l’imbarazzo della scelta.
Le escursioni : c’è la possibilità di andare al Cairo o Luxor in pullman o aereo, di andare sul Sinai a vedere sorgere il sole dal monastero di Santa Caterina, la classica cammellata o motorata nel deserto e innumerevoli attività acquatiche con visita ai posti più belli della costa in battello o in jeep.
Shopping : Sharm vecchia è più ricca di negozi ma sia che tu vada al mercato vecchio o in pieno centro a Naama, devi contrattare e offrire la metà di quello che chiedono. Se sei donna, evita di metterti jeans attillati se non vuoi sentirti strusciare in continuazione e - soprattutto - lasciate contrattare l’uomo.
E poi c’è Dahab : la città dell’oro… dove farsi comperare un gingillino per far pendant con la borsa Vuitton…
il diving presente al Marriott
www.misterdiver.com/mrdiver.htmEdited by Maldiver - 24/2/2024, 09:38