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| CITAZIONE La vita, in Darfur, può finire presto. Anche da ragazzini, con una condanna a morte da parte di un tribunale che si rifiuta di accertare l'età di imputati appena usciti dall'infanzia. Il 21 ottobre il Tribunale Speciale istituito in questa regione del Sudan, ormai sfuggita a ogni forma di giustizia, ha infatti condannato a morte dieci persone, tra cui quattro ragazzini, «sulla base di prove non attendibili» secondo quanto denuncia Italians for Darfur, che ha lanciato una petizione per salvarli. Sono state già raccolte oltre 16mila firme. Per i presunti minori è stato chiesto dalla difesa un esame medico in grado di stabilire se si trattasse di individui con meno di 18 anni. Di cinque solo due degli imputati - che apparivano palesemente poco più che bambini - sono stati sottoposti a tale esame, risultando entrambi minorenni. Ma solo uno è stato dichiarato non condannabile. Per gli altri quattro adolescenti, oltre ai sei adulti, non c'è stato nulla da fare clicca per la petizione
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