adagiata su una lunga lingua di sabbia finissima: Essaouira. Negli anni della contestazione era meta di hippies e artisti internazionali, come Jimi Hendrix, Orson Welles, Mick Jagger, Pasolini, Cat Stevens mentre oggi rimane una deliziosa località di mare immersa nella tranquillità. Tranquillità interrotta ogni anno, ormai da undici edizioni, dai suoni pop-ipnotici del Festival di musica gnaoua, che quest'anno travolge la città dal 26 al 29 di giugno.
Gli Gnaoua (o gnawa) sono i discendenti degli schiavi dell'Africa nera, che fondarono la loro confraternita mettendo radici nel territorio marocchino. I rituali si basano sul culto della possessione usando la musica come mezzo, simili per liturgia al voodoo haitiano e alla macumba brasiliana. Il maaalem (il maestro musicante) insieme al suo gruppo di accoliti (suonatori di liuti, nacchere e tamburi d'ogni sorta) richiamano spiriti ed entità sovrannaturali per esser da loro posseduti e scivolare da un piano terreno a un piano sovraumano, in uno stato di trance che lenisce il dolore.
Questo per quanto riguarda la sfera sacra della gnawa, mentre durante la woodstok nord africana si assiste alla sua manifestazione mondana, che vede la musica gnaoua, fatta di ripetizioni ipnotiche e suoni mistici, mescolarsi a influssi reggae, rock, jazz e pop.
Chi va in Marocco e non passa almeno due o tre giorni qua perde qualcosa di eccezionale. Essaouira è turistica ma senza perdere la sua natura di città marocchina. Il tutto con mercati pittoreschi, un porto splendido come probabilmente erano i nostri porti in Italia cento anni fa. Centinaia di pescatori che scaricano cassette di pesce, persone che salano il pesce, acquirenti marocchini che arrivano a comprare il pesce, gatti che osservano o mangiano avanzi di pesce e migliaia e migliaia (forse dire migliaia è poco) di gabbiani.
Le mura sono molto belle. Sono in parte visitabili e tutto tra l'altro molto pulito e ben tenuto. Perdetevi poi tra i vicoli, senza problema e non perdetevi ciò che resta del quartiere ebraico con bellissime case e portoni.
Mangiare anche in ristoranti belli e con servizio di buon livello costa tra i 10 e i 15 euro. Con il vino (solo pochi posti hanno la licenza) arrivi a sfiorare i 20 euro a testa. Un buon vino infatti sei sui 180 dirham che equivalgono a circa 16 euro.
Questi sono spezzoni di video fatti ad Essaouira
e qualche foto Dalla terrazza del Riad
scarico del pesce dalle barche
Essaouira dalla fortezza
Nella medina
Il clima: è un po' come la nostra riviera ligure per i marocchini. La temperatura, anche d'estate, non è mai caldissima e di inverno è mite. Nei nostri giorni la minima era intorno ai 15/16° e la massima tra i 22 e i 24°
Essaouira è una città piena di gatti che stanno benissimo, di cani (cosa diversa rispetto ad altre città del marocco) e di decine di migliaia di gabbiani