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| stasera film un po' fuori circuito....sconsigliato a chi non dico sia di destra ma anche vagamente di centro Fame Chimica
Siamo alla "Barona", un quartiere della periferia di Milano che però potrebbe essere in qualsiasi altra città; nella piazza del quartiere s'incontrano da sempre i due protagonisti, Manuel, che passa il suo tempo a spacciare fumo o rubare motorini, e Claudio, che fa un lavoro faticossisimo e malpagato sottoposto al continuo ricatto di venire licenziato se gli passa per la testa di far valere i suoi diritti. Fra loro s'inserisce Maya di cui s'innamora Claudio. Sullo sfondo lo scontro fra gli immigrati e gran parte della gente del quartiere che li ritiene la causa del degrado della zona e dello spaccio di droga e che li vuole escludere costruendo una recinzione attorno al centro della piazza. Un momento critico nel rapporto tra i due amici fa emergere la vitalità istintiva e l’attaccamento di questi giovani a un mondo di valori contraddetto sistematicamente dalla pressione del mondo esterno, che li stringe in una morsa soffocante. E' questa la fame chimica di cui parla il film, una fame compulsiva che ti porta a consumare qualsiasi cosa, sia buona che cattiva; una voglia comunque di vita di questi giovani che viene invece contrapposta alla figura del padre di Claudio, disoccupato che passa le giornate davanti alla televisione e che rappresenta la generazione passata, perdente e avvolta nell'apatia. Film ben riuscito, mai banale o artefatto, ma semplice e realistico, che tocca varie problematiche (il lavoro precario, l'integrazione, l'uso di droghe) integrate perfettamente con la trama del film. Le musiche sono di Luca Persico “Zulù” cantante dei 99 Posse
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