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Terremoto Haiti, ...con indirizzi utili per donazioni

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Francesca61
view post Posted on 19/1/2010, 18:56




CITAZIONE
Riepilogo

CITAZIONE
CARITAS ITALIANA, C/C postale n.347013, causale Emergenza terremoto Haiti, oppure tramite altri canali quali:
- Unicredit Banca di Roma Spa, via Taranto 49, Roma - Iban: IT50 H030 0205 2060 0001 1063 119;
- Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma - Iban: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012;
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma - Iban: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113;
- CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel.06.66177001 (orario d'ufficio).

- CROCE ROSSA ITALIANA, causale Pro emergenza Haiti, tramite: - sms 48540 per donare 2 euro da numero "Wind" e "3"; - bonifico bancario causale "Pro emergenza Haiti" Iban: IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020; - donazione online causale "Pro emergenza Haiti", www.cri.it; - numero verde tel.800.166.666. -

- UNICEF ITALIA, tramite: - C/C postale n.745000, causale "Emergenza Haiti"; - C/C bancario Banca Popolare Etica, Iban: IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051; - carta di credito online su www.unicef.it, oppure chiamando il numero verde 800.745.000; - comitati locali Unicef in tutta Italia, www.unicef.it.

- AGIRE, attraverso: - C/C postale n.85593614, intestato ad Agire onlus, via Nizza 154, 00198, Roma, causale "Emergenza Haiti"; - bonifico bancario sul conto BPM - Iban: IT47 U05584 03208 000000005856, causale "Emergenza Haiti"; donazione di due euro tramite sms al 48541 da cellulari TIM o Vodafone oppure chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom; - donazione online www.agire.it.

- UCODEP e OXFAM, con: - donazione online con carta di credito sul sito www.ucodep.org; - telefonando al numero verde 800.99.13.99; - C/C postale n.14301527 intestato a Ucodep, causale "Emergenza Haiti".

- AVSI, causale 'terremoto Haiti': - Credito artigiano, sede Milano Stelline, Corso Magenta 59 IBAN: IT68Z0351201614000000005000 - Conto corrente postale n. 522474.

- MEDICI SENZA FRONTIERE, con carta di credito al numero verde 800.99.66.55 oppure lo 06.44.86.92.25; - bonifico bancario IBAN IT58D0501803200000000115000; - c.c. postale 87486007; - donazione on line sul sito www.medicisenzafrontiere.it.

più ricordo la fondazione Rava

Per donare
Fondazione Francesca Rava – N.P.H. Italia Onlus
Tel 0254122917

bollettino postale su C/C postale 17775230;
bonifico su c/c bancario BANCA MEDIOLANUM SpA,
Ag. 1 di Basiglio (MI) IT 39 G 03062 34210 000000760000
causale: terremoto Haiti

Clicca qui per donare on line con carta di credito

con carta di credito anche chiamando lo 02 5412 2917

Grazie Oce per questo prezioso riepilogo.
 
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view post Posted on 23/1/2010, 17:26
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Posti visitati: Brasile, Cuba, Spagna, Egitto. Capitale europea più bella visitata: Edimburgo

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Continuo a leggere e a sentire nei telegiornali di aiuti arrivati e bloccati in aeroporto, scatoloni su cui non c'è descritto il contenuto, ma possibile che a distanza di giorni ci sia ancora una così macroscopica disorganizzazione nel distribuire almeno gli alimenti essenziali?
Benché ad Haiti stiano arrivando aiuti da tutti il mondo, i sopravvissuti vagano per le strade lamentandosi di non aver ancora ricevuto cibo.
"Abbiamo fame, sete e vogliamo cibo e acqua. Via Preval, lunga vita a Obama", gridano alcuni manifestanti fuori dalla stazione di polizia dove opera il governo del presidente René Preval.

Le cose migliorano un po' nel parcheggio che i caschi blu dell'Onu hanno recintato, ma c'è ancora tensione nell'aria, tanta che sembra si possa arrivare alla rivolta. Scoppiano un paio di tafferugli, c'è gente che cerca di scavalcare il muro per arrivare alla distribuzione. Sembrano disperati per quello che abbiamo: tende, teli di plastica, capsule per la sterilizzazione dell'acqua, coperte, taniche d'acqua.

I caschi blu argentini sono bravissimi a mantenere l'ordine con fermezza e gentilezza. Portano la gente in un unico flusso all'interno del parcheggio, e li accompagnano fuori. Devono mandar via alcuni. E a un certo punto dobbiamo interrompere la distribuzione perché fuori sono scoppiati incidenti.

Un altro viaggio di due ore e mezzo alla volta di Port-au-Prince. Mentre cala la notte, alcuni accendono i fuochi. Anche se ci sono oltre trenta gradi, per loro qui è inverno. Le notti sono fredde, soprattutto se dormi all'aperto.

*Responsabile comunicazione Caritas Internationalis
Insomma almeno i beni di prima necessità avrebbero già dovuto distribuirli visto che ci sono, mi rendo conto che la situazione è drammatica, ma a me sembra che manchi un coordinamento ottimale
 
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view post Posted on 23/1/2010, 17:34
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hai ragione Kikkone :ok:

la cosa più angosciante è che l'UNicef lancia l'allarme della sparizione dei bambini; già 15.

L'Italia ha deciso di snellire e velocizzare le adozioni dei bimbi da Haiti.......e cmq in Francia ne sono arrivati già 33
CITAZIONE
ROMA - Svolta del governo nella politica verso l'adozione dei bambini orfani di Haiti. «Nella dolorosa e drammatica vicenda del sisma di Haiti, il Consiglio dei ministri ha discusso e concordato circa l'opportunità di semplificare ed accelerare le procedure di autorizzazione alle adozioni internazionali ed ha dato mandato in tal senso al ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, ed al sottosegretario di Stato delegato alle politiche per la famiglia, Carlo Giovanardi». È quanto si legge nel comunicato finale del Consiglio dei ministri.

CORSIA PREFERENZIALE - «Il Consiglio dei ministri ha dato, dunque, mandato al sottosegretario Giovanardi di verificare la possibilità di individuare una corsia preferenziale per le eventuali richieste di adozione dei bambini haitiani una volta accertato dalle istituzioni haitiane il loro stato di adottabilità» si legge in una nota diffusa dall'ufficio stampa di Palazzo Chigi «a parziale rettifica e chiarimento del comunicato stampa relativo al Consiglio dei ministri odierno». La nota precisa anche che «nella riunione, il sottosegretario Giovanardi ha illustrato le misure adottate dalla Commissione adozioni internazionali, da lui presieduta, a favore dei bambini haitiani colpiti dal recente tragico terremoto. In tale occasione ha rappresentato che l'Italia è il paese leader nel mondo per le adozioni internazionali, per la serietà e l'affidabilità delle norme e delle procedure con le quali le coppie italiane adottano, ogni anno, circa 4.000 bambini provenienti da oltre 62 paesi stranieri».

CARFAGNA - «L'Italia ha deciso di non assistere impassibile al dramma dei bambini di Haiti, il governo ha deciso di fare il massimo per fornire accoglienza temporanea, nel rispetto della normativa esistente che già prevede procedure accelerate in caso di catastrofi naturali ed eventi eccezionali, alle migliaia di minori che si trovano in una situazione di drammatica difficoltà. Le famiglie italiane, che già in passato si erano distinte per la loro generosità, ci hanno chiesto di fare loro da ponte, noi ce la stiamo mettendo tutta. Sono ottimista sul fatto che riusciremo ad accogliere in pochissimo tempo i primi orfani di Haiti, assicurare loro una casa e l'amore di cui hanno bisogno» ha dichiarato in una nota la Carfagna.

FRANCIA - L'Italia segue così le orme di altri Paesi europei. Oggi 33 piccoli orfani haitiani, adottati da famiglie francesi, hanno lasciato il paese caraibico alla volta di Parigi, per cominciare la vita con i loro nuovi genitori. I bambini - alcuni orfani, altri abbandonati - tutti molto piccoli (tra i sei e l'anno di vita), vivevano in un orfanotrofio rimasto gravemente danneggiato dal sisma, ma nessuno di loro era rimasto ferito. La Francia è un Paese che tradizionalmente accoglie un gran numero di bambini haitiani da adottare; e nei giorni scorsi c'erano state numerose proteste di famiglie che avevano ultimato le procedure di adozione prima del sisma e reclamavano l'arrivo dei piccoli.

dal Corriere della Sera
 
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Andyman
view post Posted on 9/11/2010, 10:30




tanto per ricordarci di questa terra che dopo il terremoto è adesso in balia di un'epidemia di colera e con volontari che girano il paese per aiutare la popolazione con pochi mezzi

Un bambino malato viene portato in moto verso le prime cure (Michele Farina)
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Un bimbo curato sul cassone di un camioncino (Michele Farina)
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Il bastone a cui viene appesa la flebo
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bambini ammalati di colera a Port de paix
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romeoegolia
view post Posted on 9/11/2010, 11:06




fai bene a ricordare...che tristezza
 
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view post Posted on 9/11/2010, 15:57
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Passata l'emergenza non ne parla più nessuno ma la situazione rimane drammatica
 
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view post Posted on 9/11/2010, 16:52
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parigi-londra-praga-vienna-monaco-bruxel-amsterdam-istanbul-new york-casa barabaru-hudhu raakani lodge

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mamma mia.......povera gente...... e tanto di cappello per i volontari... :app;:
 
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Andyman
view post Posted on 9/11/2010, 17:09




una cappella trasformata in ospedale
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:;spr;: :;spr;:
 
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view post Posted on 9/11/2010, 17:31
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io certe volte, anzi spesso mi vergogno di me
 
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