CITAZIONE (Andyman @ 21/7/2009, 08:38)
ho letto l'articolo che ha postato Andy...
questa intervista spiega meglio come sono andatie le cose... Marco si è sentito male sott'acqua e i due compagni lo hanno
soccorso riportandolo in superficie... purtroppo Marco non ce l'ha fatta...
rinnovo anch'io le mie Condoglianze alla famiglia di Marco Gilberti e faccio un elogio ad Alberto e Giovanni che hanno portato
soccorso al loro compagno in difficoltà...
CITAZIONE
LA STAMPA.IT...
A rischio della propria vita, vedendo Marco Gilberti in difficoltà, Alberto Clara non ha pensato un attimo a risalire per cercare di salvarlo. A fianco a lui, anch’egli incurante dei danni fisici che sarebbero potuti derivare da una risalita più rapida del previsto, c’era Giovanni Steria, 45 anni, fabbro di Diano Marina. Non ce l’hanno fatta a strappare alla morte l’amico. E di questo si rammaricheranno forse per tutta la vita.
Alberto Clara è stato un po’ eroe e un po’ incosciente, in questi casi la differenza è sottile. «Si agisce soprattutto d’istinto - spiega Paniccia -. In un secondo momento si ripresenta il raziocinio ma ormai quello che conta è l’azione iniziale, l’impeto. Il successo di un soccorso, per un sub, viene ottenuto grazie alla sinergia tra chi sta sotto e chi sta sulla barca».
prendendo spunto da questa parte di intervista per esprimere un mio personale pensiero... frutto anche di una brutta esperienza vissuta...
quando durante una immersione al nostro compagno capita un incidente del genere non si tratta di essere eroi o incoscenti...
ma solo di sapere qual'è la cosa Giusta da fare in queste circostanze...
se durante un'immersione il nostro compagno si viene ha trovare in difficoltà tali per cui non è più in grado di gestirsi da solo
(per es... in preda al panico...) o peggio se si trova già privo di conoscenza e in arresto respiratorio... (ad es... se in narcosi da azoto,
in intossicazione da ossigeno, colpito da malori di vario tipo come l'infarto, ictus ecc...)
l'unica cosa da fare è PORTARLO IN SUPERFICIE IL PIU' VELOCEMENTE POSSIBILE immediatamente senza perdere tempo... scusate l'errore di espressione...
Mi Correggo...
l'unica cosa da fare è
PORTARLO VERSO LA SUPERFICIE IL PIU' VELOCEMENTE POSSIBILE immediatamente senza perdere tempo...
questa procedura deve essere ben chiara a tutti i subacquei, specialmente a chi fà abitualmente immersioni profonde...
se il nostro compagno si trova in arresto respiratorio bisogna farlo Risalire cercando di mantenergli l'erogatore in bocca e/o la testa estroflessa
(questo per permettere all'aria che ha nei polmoni di uscire evitando la sovra distenzione polmonare...) controllando sempre se risalendo
lui riprende conoscenza, in questo caso bisogna interrompere la risalita, fermarsi, riprendere il controllo e effettuare varie soste di sicurezza
o di decompressione...
è chiaro che questo comporta per il soccorritore il rischio di essere colpiti da M.D.D. ma questo è irrilevante...
la cosa importante è riuscire a prestare soccorso al nostro compagno, che in quel momento si trova in pericolo di Morte, riportandolo il più
velocemente possibile in superficie dove sarà possibile effettuare alcune manovre di rianimazione tipo la respirazione Bocca-Bocca o anche il
Massaggio Cardiaco se riusciamo a raggiungere terra o la barca di appoggio...
una risalita veloce di emergenza non mette a rischio di morte immediata il soccorritore... (se si evita la sovra distenzione polmonare...)
come stà dimostrando questa triste vicenda i due sub che hanno prestato soccorso sono si stati colpiti da Embolia ma respirando ossigeno
immediatamente usciti dall'immersione direttamente sul gommone del diving e poi raggiungendo velocemente la camera iperbarica hanno
sicuramente risolto tutti i loro problemi Embolici senza riportare nessun danno permanente...
Personalmente mi sono trovato una volta a dover prestare soccorso ad un sub in narcosi (in arresto respiratorio privo di conoscienza...)
vi posso assicurare che se avessi perso tempo sul fondo o se avessi fatto una risalita controllata probabilmente quel sub sarebbe morto...
invece portandolo velocemente verso la superficie, raggiunto i -25 mt ha ripreso conoscenza, ci siamo fermati a -15 mt. e piano piano siamo
risaliti fermandoci a -9 -6 e -3 mt. fino a consumare tutta la bombola... una volta usciti per sicurezza abbiano respirato ossigeno e tutto è
finito bene senza nessuna conseguenza per entrambi...
questo a dimostrazione che, in casi in cui un sub si trovi in arresto respiratorio, ogni secondo è prezioso e bisogna Portarlo Velocemente Verso
la Superficie che è l'unico posto dove è possibile cominciare ad effettuare le manovre di primo soccorso...
secondo me questa è l'unica cosa da fare...
Edited by SubCarlitos - 22/7/2009, 09:13