Abbiamo soggiornato al Matamanoa per una settimana, dal 7 al 14 agosto e ci è molto piaciuto. L'isola è molto verde, con una bella spiaggia da un lato, mentre dal lato ovest ( da qui si vedono splendidi tramonti) la spiaggia è più stretta a causa della marea e dell'estrema vicinanza del reef. La barriera che circonda l'isola è coloratissima, con formazioni coralline norevoli.
Per quanto riguarda le stanze noi abbiamo soggiornato in un beach bure, molto ampio, con il soffitto decorato in tipico stile figiano e dotato di ogni confort; sono anche disponibili delle sistemazioni in camere che affacciano sul giardino. Il resort dispone di una piscina, campo da tennis, centro diving e di un'ottima SPA ( provata
) che a breve verrà spostata in una nuova costruzione, in fase di ultimazione, posta fra gli alberi e con uno splendido affaccio sul mare; sempre a breve verrà ultimata la zona per i matrimoni. E' inoltre prevista la realizzazione di altri beach bure sul lato ovest, la dove ora sono presenti gli alloggi dei dipendenti che verranno spostati sull'altro lato dell'isola.
Il resort organizza quotidianamente una serie di attività come ucite in barca per snorkeling ai reef più vicini, gite in barca dal fondo trasparente per vedere i coralli, escursioni alle isole vicine, partite di pallavolo ed intrattenementi vari; dalle 18 circa in poi i ragazzi dell'animazione ( che comunque è molto soft) cominciano a suonare e cantare; durante la cena, poi, c'è sempre il "bula time", ovvero il benvenuto per i nuovi arrivati e il saluto per quelli che ripartiranno con un bel gruppo di dipendenti del resort che canta una canzone figiana di saluto.
Il resort è attualmente gestito da un signore figiano/giapponese e frequentato da clientela internazionale, con una buona componenete di italiani, anche perchè, fino ad un paio di anni fa la gestione era italiana.
Presenti in gran numero le coppie in viaggio di nozze alle qualòi il resort fa trovare una targa in legno, posta sulla porta del bure, con inciso il nome degli sposi e che rimane a loro come regalo e che è usanza lasciare, in una specie di caverna dell'isola con sopra un certo numero di pietre piatte come porta fortuna